
06 Lug IL MARKETING DELLA FELICITA’
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Pare che gli italiani siano i più depressi in Europa. Eppure le verdi colline, il mare, il cibo o l’arte, farebbero pensare il contrario. L’indagine condotta su 10 mila persone nel 2017, parla di insoddisfazione di giovani e adulti. Quindi ?
Quindi è interessante scoprire chi parla di marketing della felicità, suggerendo alle aziende di contribuire alla felicità esterna iniziando a migliorare le condizioni interne aziendali, facendo emergere i valori e naturalmente qualificando prodotti e servizi. Sembra facile !
Il marketing iniziale aiutava la vendita, il marketing 2.0 insegnava a soddisfare e fidelizzare il cliente, ma oggi nell’era digitale globalizzata è nato il marketing 3.0 per migliorare l’impresa e rendere il mondo un posto migliore. I desideri dei clienti sono rivolti a rendere il loro contesto migliore. Le imprese che vogliono affermare la loro notorietà devono condividere i desideri e fare qualcosa per realizzarlo.
Ma se l’economia è incerta, la tassazione alta ed il mercato sempre più difficile, come possiamo concentrarci sugli altri ? E’ questo il segreto, se renderemo un pò più felici gli altri, lo diventeremo anche noi e la nostra azienda migliorerà.
Iniziamo dalla percezione, quando non è simile alla realtà, occorre migliorare la comunicazione e aggiungere un pò di creatività. Ad esempio le poste francesi, ignorate dagli utenti anche se presenti capillarmente da anni nel territorio, hanno scritto sui 4mila furgoni semplici messaggi, diretti ed ispirati al marketing della felicità … “ sorridete, forse c’è una lettera d’amore per voi in arrivo ” … acquistando consenso ed attenzione, facilmente, rendendo straordinario il loro lavoro … ordinario.
Volete approfondire il marketing 3.0 ? scriveteci
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